L’Infedele: l’Italia non è un bordello?

lunedì, 7 febbraio 2011

“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!”: è il Dante del sesto Canto del Purgatorio. La stessa metafora cui s’ispirò Francesco Hayez, con spirito risorgimentale, per descrivere l’Italia come donna umiliata nel bellissimo quadro (“La meditazione”) cui s’ispira la nostra copertina. Stasera su La7 alle 21,10 L’Infedele ha invitato due autorevoli pensatori di diversa ispirazione a riflettere sulla crisi morale del nostro paese: lo storico della Normale di Pisa, Adriano Prosperi; e lo scrittore cattolico Vittorio Messori. La protesta in atto riguardo ai comportamenti privati di Silvio Berlusconi con le donne, è un’ipocrisia moralista o una necessaria pulsione di etica pubblica? In vista delle manifestazioni programmate per domenica 13 febbraio in un centinaio di città italiane, ascolteremo in proposito la voce di una delle promotrici, Francesca Izzo, docente di Storia delle dottrine politiche all’università “L’Orientale” di Napoli; alla quale replicheranno le parlamentari del Pdl che non vi aderiscono, intervistate a Montecitorio.
Affronteremo poi l’attualità della sfida politica in corso e le novità sull’inchiesta della Procura di Milano con i giornalisti Maria Teresa Meli del “Corriere della Sera”; Antonella Mascali de “Il Fatto”; Umberto Brindani, direttore di “Oggi”; Gianluigi Nuzzi di “Libero”; Igor Iezzi de “La Padania” (è anche segretario milanese della Lega Nord); e il deputato Giorgio Stracquadanio del Pdl.
Partecipano inoltre la “iena” Sabrina Nobile che a partire dal prossimo martedì 22 febbraio condurrà su La7 “Il Contratto-Gente di talento”, un programma in cui verranno assegnati posti di lavoro; e la ex soubrette Sara Martera, che esordì in televisione insieme a Nicole Minetti. Vi proporrò inoltre una mia intervista a Iva Zanicchi. Ma L’Infedele esordirà con un breve dialogo fra me e Massimo Mucchetti sul recente annuncio di Sergio Marchionne che ha parlato a Detroit di una fusione tra Fiat e Chrysler con sede della nuova società negli Stati Uniti. Poi è sopraggiunta la precisazione: Fiat-Chrysler avrà quattro diversi centri direzionali (a Torino, a Detroit, in Brasile e in Asia). Ma è verosimile, o stiamo facendo della mitologia su un mostro con molte teste?
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