Inutile girarci intorno: il terrore dispiegato dalle milizie di Gheddafi contro la popolazione civile che rivendica libertà, è uno di quei casi in cui Alexander Langer riteneva doveroso prendere in considerazione la necessità di un'”ingerenza umanitaria armata”. Mi pare che anche Emma Bonino oggi dica lo stesso: l’Unione Europea e le Nazioni Unite si preparino all’eventualità che un simile intervento si renda necessario nei prossimi giorni, qualora si ripetessero i bombardamenti e i mitragliamenti sulla folla in rivolta. Fu scellerato il ritardo con cui la comunità internazionale disertò nel corso dell’assedio di Sarajevo. Non si ripeta a Tripoli un simile atto di viltà. Ci vuole prudenza, ma nessuno può escludere in via di principio che il sostegno alla lotta per la libertà in atto nel mondo arabo richieda di passare anche per questa difficile prova.