Dagospia, altro che gossip!

martedì, 8 marzo 2011

Non sono interessato alla “querelle” sulla vera natura del sito Dagospia e del suo fondatore Roberto D’Agostino, omaggiato dai potenti che sfotte o, talvolta, finge di sfottere. Senza bisogno di particolare dietrologia, il lettore navigato riconosce le fonti privilegiate di Dagospia in un milieu romano e milanese che di volta in volta annovera personaggi variabili interessati alla manovra. Con due soli punti fermi, consolidati negli anni: Luigi Vianello, abile portavoce di Cesare Geronzi; e soprattutto il lobbysta Luigi Bisignani, buon frequentatore di Palazzo Chigi (alias Gianni Letta) e dei vertici delle aziende pubbliche. Fa impressione leggere sul “Corriere della Sera” di oggi l’articolo di Fiorenza Sarzanini sul trattamento cui sarebbero stati sottoposti Italo Bocchino e sua moglie Gabriella Buongiorno dopo la rottura fra Fini e Berlusconi. Mi auguro che sia tutto inventato, ma pare improbabile. E allora è bene ricordare che anche nel caso di Dagospia (come già nel caso di Striscia la Notizia) gli “astuti sovversivi” che pretendono di decostruire col sarcasmo il potere, alla fine ne divengono sempre un accessorio. Consapevole o inconsapevole, a me non importa.

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