Le nomine al vertice di Telecom Italia, la società da cui tra l’altro dipende La7, sono in corso di definizione in vista dell’assemblea degli azionisti di aprile. In proposito fanno impressione le notizie, pubblicate su “Il Fatto” di stamane, sull’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Roma a proposito di forzature per la vendita di un gioiello come la filiale argentina di Telecom. Pare che a sollecitare l’ad Franco Bernabè a commettere quell’errore (per fortuna scongiurato) vi fossero dei politici Pdl ma anche alcuni azionisti di peso della Telecom. Gli stessi, guarda la coincidenza, che rappresentavano al vertice aziendale l’ostilità governativa nei confronti dell’ipotizzata, ma a lungo frenata, assunzione di Enrico Mentana come direttore del nostro telegiornale. Ora che si discute la riconferma o meno di Bernabè, e con quali poteri, sarebbe bene chiarire quali interessi reali sostenessero i propugnatori della sciagurata vendita di Telecom Argentina e gli oppositori dell’arrivo di Mentana.