Mentre il nostro presidente del Consiglio delira intorno a presunte “dittature dei giudici” e affronta gli intrighi di uno Scaloja qualsiasi, è evidente che le vicende mondiali precipitano anche in casa nostra. Le scelte nucleari del governo in carica possono essere tranquillamente riconfermate di fronte alla catastrofe giapponese, o sarà necessario un ripensamento? E in Libia, davvero qualcuno può sperare ancora nella vittoria di Gheddafi per garantire stabilmente i rifornimenti energetici e il blocco dell’immigrazione? Possibile che l’Italia si limiti a chinare la testa sperando che il vento del cambiamento le passi sopra senza disturbarla? Magari per continuare imperterriti a occuparsi di “dittature dei giudici” e casi Scajola.