Anche su questo blog, nelle ore cruciali che precedono una decisione internazionale d’iniziativa armata in Libia -e speriamo che arrivi prima della caduta di Bengasi nelle mani di Gheddafi- vedo crescere un “pacifismo di destra” venato di sarcasmo e isolazionismo. Perchè dovremmo avere tanto a cuore la sorte dei libici, e non di altri popoli oppressi del pianeta? Sfugge forse che si tratta dei nostri vicini di casa. Vale la pena di rischiare vite umane e denaro per quei selvaggi che oltretutto vorrebbero venire a vivere in mezzo a noi? Ma lo sviluppo di società aperte sulla sponda sud del nostro mare rilancerebbe pure una crescita italiana. Infine, era poi così male quel Gheddafi con cui facevamo affari e fermavamo i migranti? Era ed è una vergogna che ci disonora. I pacifisti di destra coprono col sarcasmo la loro sfiducia profonda nella possibilità che la vecchia Italia possa fare altro che isolarsi, nella speranza che passi presto la bufera e non ci porti via troppo benessere.