Delizioso il fotoromanzo con cui il velinaro Antonio Ricci ottempera creativamente alla direttiva aziendale di attaccare il “nemico” Carlo De Benedetti e soprattutto ricorre al vecchio trucco: impiegare le solite armi di distrazione di massa -l’abusato “così fan tutti”- per minimizzare il disastro combinato da Berlusconi nel suo rapporto con le donne. La sequenza balneare sarda in cui mi si ritrae con pancetta e in costume da bagno mentre ricevo direttive dall’Ingegnere per lanciare l’attacco a “Striscia la notizia”, è molto carina. Complimenti. Peccato solo per l’inesattezza temporale: il mio week end in Sardegna a casa De Benedetti risale al luglio del 2009. La trasmissione all’Infedele del documentario di Lorella Zanardo “Il corpo delle donne in tv” era già avvenuta due mesi prima, a maggio. Sarà mica che gliel’ho data io l’idea, all’Ingegnere?
Viva la satira, da qualunque parte provenga. Peccato che Antonio Ricci non si dia pace da quando la sinistra non prende più l’abbaglio di omaggiare lo spiritoso cantore del berlusconismo che pretendeva di spacciarsi per campione della controinformazione. Viva la satira, ma abbasso i furbacchioni.