Gli stessi zelanti che ieri mattina chiedevano un’inversione dell’ordine del giorno della Camera per votare in anticipo la prescrizione breve necessaria al loro padre-padrone, poco fa vista la mala parata hanno chiesto il rinvio della discussione a martedì prossimo. Scelta che prescinde, come già la precedente, da oggettivi requisiti d’urgenza nell’interesse della collettività, ma non del tutto indolore per il premier. Berlusconi è infatti già tranquillo di ottenere la prescrizione nel processo per la corruzione dell’avvocato David Mills. Solo che vorrebbe conseguirla in fretta e furia, evitando anche di incorrere in una molto probabile condanna di primo grado. Per questo ha mosso fino all’isteria la sua forza parlamentare, suscitando un’indignazione talmente diffusa da indurlo ora a maggior cautela.