Tsunami umano? No, truffa mediatica

venerdì, 1 aprile 2011

L’espressione “Tsunami umano” riferita ai migranti in arrivo dal Nord Africa fu adoperata la settimana scorsa da Roberto Maroni e ora è Berlusconi a riprenderla per drammatizzare un’emergenza figlia delle colpevoli inadempienze di cui si è macchiato il governo finché non si è giunti all’intasamento di Lampedusa.
Bisogna però sapere che non c’è nessuno “Tsunami umano”. In tre mesi abbondanti gli arrivi hanno superato di poco quota ventimila, cifra esigua e sopportabilissima da una nazione come l’Italia se solo si fosse attrezzata per tempo, senza coltivare l’isteria collettiva. Capisco che Berlusconi abbia trovato la scusa per violare l’impegno a presentarsi di fronte ai giudici lunedì e mercoledì prossimo per i processi Mediatrade e Ruby. Guarda caso volerà a Tunisi, suppongo nuovamente col suo amico Tarak Ben Ammar al fianco, dopo che quest’ultimo aveva già accompagnato Frattini e Maroni lunedì scorso. Ma la strumentalizzazione di questa vicenda, certamente drammatica per i suoi risvolti umani, ma non certo catastrofica, è solo l’ennesimo caso di disinformazione. Cui si presteranno, vedrete, i telegiornali di regime.

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