Pofferbacco, la circolare del ministro degli Interni francese sembra scritta di suo pugno da Roberto Maroni, con il contributo di quel Bitonci -lo ricordate?- il sindaco di Cittadella che promulgò la prima “ordinanza antisbandati”, grazie alla quale l’hanno promosso deputato. Con la medesima predilezione per il cavillo, che renda la vita impossibile all’aspirante immigrato, i francesi contano i soldi che ha in tasca e controllano la validità del suo documento. Così intendono fronteggiare, carognescamente, il permesso di soggiorno temporaneo che il governo italiano ha dovuto concedere ai nuovi arrivati dalla Tunisia. Mi suona familiare anche l’indifferenza al comune orizzonte europeo: sbaglio o i leghisti italiani che oggi sollecitano l’Unione a condividere l’onere dell’immigrazione dal Nordafrica, sono gli stessi che prima contestavano il diritto degli euroburocrati a ficcare il naso nelle loro scelte xenofobe?
Detestabili, questi francesi. Sembrano proprio diventati leghisti! Sarkozy fa rima con Bossì?