La mattina dopo il presunto attentato a Maurizio Belpietro, mi recai personalmente nella redazione di “Libero” per stringergli la mano e esprimergli solidarietà. Con la medesima premura invito oggi Belpietro a rispettare le conclusioni di due ottimi magistrati come Ferdinando Pomarici e Grazia Pradella, non certo sospettabili di politicizzazione, quando escludono vi sia stato un intento terroristico nei suoi confronti il 1 ottobre 2010.
Il sarcasmo con cui Belpietro ha accolto la notizia non gli fa onore. Dovrebbe esserne lieto lui per primo. Personalmente ho sempre evitato di drammatizzare le minacce che ricevo e che rientrano purtroppo nella normale amministrazione della mia attività pubblica sovraesposta. Mai ho voluto una scorta. Potremmo cogliere questa felice occasione per smorzare anche i vittimismi?
