Per quanto disponga di mezzi di comunicazione servizievoli che glisseranno sulla clamorosa falsità dell’accusa rivolta da Letizia Moratti a Giuliano Pisapia, l’attacco personale all’avversario rivela disperazione da parte del sindaco uscente e si tramuterà in un autogol. Troppo scoperto il vile mezzuccio di tirar fuori una storia già nota di trent’anni fa, deformandola fino a ignorare un’assoluzione con formula piena, durante l’appello finale, cioè quando a Pisapia era precluso il diritto di replica. Se ha bisogno di simili trucchi vuol dire che la Moratti si sente alle corde. E sottovaluta la penetrazione dei mezzi di comunicazione di massa alternativi nella realtà milanese, di molto superiore alla media nazionale. La bugia sul passato di Pisapia verrà sbugiardata. La vigliacchetta verrà riconosciuta come tale.