Dopo il bellissimo discorso con cui Barak Obama ha schierato gli Stati Uniti d’America dalla parte della rivoluzione democratica nel mondo arabo, come interesse strategico prioritario del pianeta, ora è il governo israeliano a apparire del tutto inadeguato. Netanyahu che sa dire solo no al ritiro dai territori occupati nel 1967, danneggia lo Stato d’Israele. Non solo perchè lo mette in rotta di collisione con gli Usa, cioè con il suo principale alleato. Ma perchè rifiuta di prendere atto della novità epocale rappresentata dai giovani arabi in lotta per la libertà e la democrazia. Vivere questo progresso come un danneggiamento degli interessi israeliani, sarebbe miope. Credo che tutti noi ebrei dobbiamo sperare oggi in un ricambio della classe dirigente israeliana. Ci servono leader all’altezza dei tempi nuovi, coraggiosi come lo fu Rabin nel cogliere l’opportunità di fare la pace.