Il 12 e 13 giugno tutti a votare SI

mercoledì, 1 giugno 2011

Certo è uno scandalo che il governo abbia sprecato 400 milioni di denaro pubblico per separare il voto dei quattro referendum dal primo turno delle elezioni amministrative. L’unico modo di porre rimedio a quella furbizia è far sì che sia davvero l’ultima: recarsi in massa alle urne, superando il quorum del 50% degli elettori. Sul nucleare la Cassazione ha bloccato la manovra elusiva di un governo che voleva solo rinviare la pianificazione delle centrali, in attesa che l’opinione pubblica si distraesse. In difesa dell’acqua pubblica, e dunque contro la legge Ronchi, è cresciuto nel paese un movimento radicato e diffuso, nel quale è particolarmente significativo l’impegno dell’associazionismo cattolico. Dire no al legittimo impedimento, poi, sarà particolarmente gustoso dopo che ieri Ghedini ha pensato bene di invocarlo nella seconda udienza del processo Ruby. E’ evidente che l’appuntamento dei quattro referendum, domenica 12 e lunedì 13 giugno, assume un rilievo eccezionale di fronte a un governo che spera di resistere asserragliato nel bunker. Le chances di riuscita sono affidate per intero alla mobilitazione spontanea dei cittadini nei prossimi dieci giorni. Diamoci da fare.

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