Quel pranzo al “Matarel”, dieci anni dopo

venerdì, 24 giugno 2011

Il presidente della Rai, Paolo Garimberti, lamenta la perdita del programma più visto e significativo della scorsa stagione: “Vieni via con me”, che nel 2012 andrà in onda su La7 con i suoi protagonisti Roberto Saviano e Fabio Fazio. Nelle stesse ore, spero non dispiaccia a Garimberti, io stavo invece festeggiando il decimo anniversario di nascita dell’emittente televisiva di qualità che si è imposta per differenza nel confronto con i colossi gemelli Rai e Mediaset.
Ricordo bene la serata d’esordio de La7 a Milano, suggellata da una telefonata augurale di Indro Montanelli. Ma ricordo anche il pranzo al ristorante “Matarel” di qualche mese prima. Eravamo in tre: Enrico Mentana, Fabio Fazio ed io. Ragionavamo sull’azzardo di intraprendere un progetto completamente nuovo, di cui sentivamo forte il bisogno e le potenzialità. La decisione fu di provarci, insieme. Solo all’ultimo Enrico Mentana ha fatto marcia indietro, cedendo alla mozione degli affetti Mediaset. Quando poi nel 2009 lo misero alla porta in malo modo, furono necessari altri diciotto mesi di anticamera prima che venisse a occupare felicemente la sua destinazione naturale, facendo il telegiornale migliore del momento. A Fabio Fazio la nuova proprietà Telecom bloccò invece la trasmissione pochi giorni prima che vedesse la luce. Pronti a liquidarlo profumatamente pur di non fare concorrenza al “Maurizio Costanzo Show”.
Provo dunque una soddisfazione speciale ora che ci riuniamo, noi tre del “Matarel”, dentro una casa ospitale che ho contribuito a costruire lungo un decennio faticoso ma appassionante. Se La7 è divenuta la realtà competitiva e attraente oggi riconosciuta da molti, lo si deve innanzitutto a un’opinione pubblica in cerca di prodotti credibili, linguaggio civile, cultura indipendente. Milioni di telespettatori ci hanno voluto e cercato, cambiando le loro abitudini. Poi c’è il lavoro oscuro ma prezioso di tanta gente che non ha avuto paura di collocarsi in minoranza, pur di sperimentare una televisione contemporanea in sintonia con le trasformazioni del paese. Ce n’è voluto di tempo, ma è proprio un bel decennale quello che abbiamo festeggiato oggi.

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