L’Infedele: veniamo via dal “bordello”

lunedì, 27 giugno 2011

Ultima puntata dell’Infedele prima della pausa estiva, stasera alle 21,10 su La7. Per ritrovarci insieme di nuovo lunedì 5 settembre prossimo. Con Ezio Mauro, direttore de “La Repubblica”, affronteremo subito il tema del governo occulto, o anti-Stato che dir si voglia: com’è possibile che ministri e supermanager facessero la fila per ricevere istruzioni da Luigi Bisignani? E’ verosimile che una classe dirigente di impresentabili riesca a mettere il bavaglio per legge sulle informazioni che la riguardano? Subito dopo ci collegheremo con gli anti-Tav della Val di Susa, rappresentati in studio da Marco Revelli, reduce dall’aver partecipato alla notte di presidio e testimone dell’azione di polizia di stamattina.
Devo la copertina di questa puntata al mio figlio dodicenne Giacomo che visitando il Museo Louvre di Parigi s’è arrestato di fronte a una enorme tela dipinta nel 1827 da Eugène Delacroix, “La morte di Sardanapalo”, e ha esclamato: “Papà, guarda, c’è un quadro sul bunga bunga!”. Se questo è l’immaginario forgiato perfino nei bambini dai comportamenti di chi ci comanda, allora vuol dire che il clima da fine impero è davvero percepibile da chiunque. L’opera di Delacroix (di cui riproduco qui solo un particolare) segnala un accanimento finale sulle concubine del sovrano morente che vuole far coincidere la sua morte con la distruzione dei propri possedimenti. Una figura tragica e grottesca per come vive il passaggio d’epoca.
Noi stasera all’Infedele vogliamo invece rivivere con i telespettatori quali sono stati gli anticorpi, i soggetti protagonisti della rivolta contro il degrado e l’oppressione che ha caratterizzato il primo semestre 2011 ben oltre i confini italiani. Con la regista e scrittrice Cristina Comencini vi informeremo sul prossimo raduno del movimento “Se non ora quando un paese per donne?” a Siena il 9-10 luglio. Sarà nostra ospite anche Michela Murgia, autrice del saggio “Ave Mary” (Einaudi) sugli stereotipi femminili su cui è fondato il culto della Madonna. Con loro, e con un gruppo di cameriere degli alberghi milanesi, commenteremo la vicenda di Dominique Strauss-Kahn e della solidarietà ottenuta nella gauche francese dal tecnocrate imputato per stupro.
Gli altri protagonisti del cambiamento in corso, dieci anni dopo l’11 settembre 2001 che Oriana Fallaci e molti altri profeti di sventura pronosticavano come l’inizio di una guerra fra islam e occidente, sono i giovani arabi in lotta per la democrazia. In studio ospiterò la giornalista Imma Vitelli e la presidente dell’Associazione di amicizia italo-tunisina Ouejdane Mejri. Con loro Nicole Briziobello e Azzurra Meringolo, testimoni rispettivamente delle rivolte in Tunisia e in Egitto. E ancora lo scrittore siriano Khaled Khalifa, la libica Maysun Mohamed e altri testimoni diretti del vento che soffia sul Mediterraneo. Si confronteranno con loro il sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica (Pdl), e il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni (Lega).
Speriamo di salutarci descrivendo la speranza di democrazia emersa nel corso di tutte le trasmissioni di quest’anno. Con un grazie speciale a voi che ci avete seguito, sempre più numerosi. La prossima sarà la decima edizione dell’Infedele, ormai ci abbiamo preso gusto!
Anche oggi, come sempre, vi sollecito a intervenire qui con domande, suggerimenti e commenti. Il blog non va in vacanza…

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.