Dopo il milione e mezzo prestato a Lele Mora; dopo i 10 milioni prestati a Marcello Dell’Utri; ora viene fuori (leggete qui sotto) che Silvio Berlusconi ammette di aver elargito, “per generosità”, lui è fatto così, 500 mila euro al suo procacciatore di escort Gianpaolo Tarantini. Sì, proprio quello della D’Addario, fra le altre. E della cocaina.
Di mezzo ci sarebbe anche quell’altro stinco di santo che risponde al nome di Valter Lavitola, indegnamente assurto a direttore di una testata che fu gloriosa come l'”Avanti!”. A rivelarlo è il settimanale mondadoriano “Panorama” in edicola domani. Un tentativo di neutralizzare in anticipo una notizia scomoda? In ogni caso riporto di seguito l’anticipazione di “Panorama”. Qualche tempo fa avevo scritto: meglio se Berlusconi spende i suoi soldi a donne, piuttosto che prestarli a certi figuri… Confermo, gli consiglierei in futuro di saltare certi intermediari poco di buono. Per motivi di decenza, ma anche di risparmio. Di questi tempi…
DA WWW.PANORAMA.IT
La procura di Napoli ha aperto un’inchiesta, coperta dal più stretto riserbo, che ipotizza il reato di estorsione ai danni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Ne dà notizia il settimanale Panorama in un articolo che sarà pubblicato sul numero in edicola da domani, giovedì 25 agosto.
La procura avrebbe iscritto al registro degli indagati più persone: tra loro Gianpaolo Tarantini, l’imprenditore barese che nel 2008 aveva portato Patrizia D’Addario a palazzo Grazioli, e Valter Lavitola, direttore ed editore del quotidiano online Avanti!, tra i protagonisti nell’affaire scoppiato l’anno scorso sull’appartamento di Monte-Carlo attribuito al cognato di Gianfranco Fini.
Panorama scrive che l’inchiesta – condotta dai sostituti procuratori Henry John Woodcock, Francesco Curcio e Vincenzo Piscitelli – è a un punto di svolta ed è all’attenzione del gip Amelia Primavera per alcune richieste avanzate dagli inquirenti.
Secondo i pm di Napoli, l’estorsione ai danni del Cavaliere consisterebbe in un versamento di 500 mila euro a Tarantini e di altre somme versate ogni mese.
Di questi versamenti i pm avrebbero avuto prova unicamente attraverso l’ascolto delle telefonate. Il presidente del Consiglio nega di essere vittima di un’estorsione e a Panorama ha dichiarato: «Ho aiutato una persona (cioè Tarantini, ndr) e una famiglia con bambini che si è trovata e si trova in gravissime difficoltà economiche. Non ho fatto nulla di illecito, mi sono limitato ad assistere un uomo disperato non chiedendo nulla in cambio. Sono fatto così e nulla muterà il mio modo di essere». Panorama rivela dettagli su questi presunti passaggi di denaro e sul rapporto tra Lavitola e Tarantini. Oltre che con Gianpaolo Tarantini, Lavitola è stato molte volte intercettato con la moglie dell’imprenditore , Angela Devenuto. Nelle numerose telefonate intercettate, i coniugi Tarantini e il direttore
dell’Avanti! parlano in modo disinvolto di soldi, ricatti e bugie.