Bersani e il malessere che cova nel Pd

sabato, 10 settembre 2011

Pare che concludendo la Festa Democratica di Pesaro il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, abbia ritenuto opportuno non citare il nome di Filippo Penati. Peccato. Tali precauzioni appartengono a un’idea superata delle convenienze politiche. Senza nominarlo, ha detto che accetta critiche ma non aggressioni, cui è pronto a rispondere con le denunce. Ma una riflessione più articolata, più sincera, sul perchè certi comportamenti abbiano trovato spazio ai vertici del partito? Scegliendo di non affrontare temi spiacevoli per la vasta platea che aveva di fronte, è come se Bersani l’avesse invitata a pensare ad altro. Richiesta che difficilmente verrà accolta. Lasciare che il malessere covi sotto la cenere, invece di affrontarlo, a mio parere è un errore che nessuna citazione di Enrico Berlinguer potrà rimediare.

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.