Se l’indagato è un intellettuale prestigioso

venerdì, 23 settembre 2011

Mi è dispiaciuto quest’oggi non trovare nè su “La Repubblica” nè sul “Corriere della Sera” dei resoconti esaurienti sull’inchiesta per “Viaggi, lussi e cene. La bella vita a spese dello Stato” (cito da “La Stampa”, unico giornale a scriverne insieme a “Il Manifesto”), riguardante L’Istituto di studi umanistici di Firenze. Fra gli indagati compare il professor Aldo Schiavone, docente di Diritto romano e direttore dell’Istituto, prestigioso editorialista di sinistra e di recente coautore di un dialogo con Ernesto Galli Della Loggia, pubblicato da Einaudi. Comprendo l’imbarazzo, ma è stato difficile rintracciare la notizia nelle cronache locali. Se è vero, come risulta dalle imputazioni, che la pubblica amministrazione si è vista accollare note spese con 1500 voci irregolari per un importo totale di 3 milioni di euro, beh, non c’è prestigio intellettuale che tenga. Attendiamo maggiori dettagli pure dai docenti, fra i quali ci sono altre persone che stimo, firmatari di un documento in cui esprimono “piena fiducia nell’accertamento della verità”. Fra gli altri, Franco Cardini, Roberto Esposito, Nadia Fusini e lo stesso Ernesto Galli Della Loggia.

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