L’Infedele: all’Italia serve un podestà forestiero?

lunedì, 26 settembre 2011

Stasera su La7 alle 21,10 L’Infedele ospita Mario Monti, ex Commissario europeo, presidente dell’Università Bocconi, e soprattutto candidato da più parti alla guida di un eventuale governo tecnico d’emergenza e unità nazionale. Difficile che accada, Berlusconi rinchiuso nel suo bunga-bunker non ha alcuna intenzione di dimettersi e confida che, per salvare sè stessa, l’Europa dovrà continuare a finanziare con la Bce il nostro debito pubblico, a prescindere da chi guida l’Italia. Ma allora quali saranno le conseguenze del probabile default greco, dell’allargamento dello spread fra titoli italiani e tedeschi, del continuo deprimersi dell’euro e del crollo delle Borse? E’ più attuale che mai l’interrogativo posto da Mario Monti: serve al risanamento italiano un “governo tecnico sopranazionale”? Un po’ come, nella discordia, i Comuni italiani del XIII secolo ricorrevano a un podestà forestiero? Sono del resto gli stessi ministri del governo in carica a delegittimare il titolare del dicastero economico, Giulio Tremonti, ancor più dopo il voto sul caso Milanese. Sarà interessante, al proposito, sentire all’Infedele il parere del sindaco di Verona, il leghista Flavio Tosi, più volte diffidato nei giorni scorsi dai vertici del suo partito che non vorrebbero si esprimesse in pubblico.
Insieme a Mario Monti e a Flavio Tosi, in studio ospiteremo stasera il direttore di “Limes”, Lucio Caracciolo, che già nel 1997 si esprimeva contro l’introduzione dell’euro in assenza di unione politica europea. E inoltre l’ex banchiere Roberto Mazzotta, oggi direttore dell’Istituto Don Sturzo; il giornalista televisivo greco Pavlos Nerantzis della rete Et3; l’attore argentino Manuel Ferreira (dieci anni or sono fu l’Argentina a vivere un default, vale la pena di ricordare come andò); il nostro prezioso Massimo Mucchetti del “Corriere della Sera” e, con lui, altri due esperti giornalisti: Marco D’Eramo de “Il Manifesto” e Marco Alfieri de “La Stampa”. Nel pubblico esponenti della comunità greca e della comunità argentina residenti in Italia; e le lavoratrici della Jabil di Cassina de’ Pecchi, in provincia di Milano. Direttamente dal festival “Tramedafrica” ospiteremo un omaggio musicale a Miriam Makeba con la voce di Betty Gilmore accompagnata con il banjo da Paolo Botti.
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