Lettera di Rovati con risposta

lunedì, 24 ottobre 2011

Ho ricevuto questa lettera di Angelo Rovati dopo la pubblicazione su “Il Fatto” della sua telefonata con Luigi Bisignani, assai spiacevole nei miei riguardi. Segue rispostina.
Caro Gad,
spero di poterti dare ancora del tu, dopo che in ritardo, perchè sono tecnologicamente imbranato, ho letto il tuo commento sulla telefonata che mi hai fatto chiedendomi semplicemente se Bisignani avesse un ufficio a Palazzo Chigi pubblicata dal Fatto Quotidiano, che ritengo stia svolgendo opera meritoria nella pubblicazione delle intercettazioni che offrono uno spaccato significativo del fariseismo che sta permeando i rapporti nel nostro paese.
Non sono abituato per mia forma mentale a rinnegare trent’anni di conoscenza con una persona che attualmente si trova in una posizione difficile. Se tutto questo ti fa pensare che io sia “pappa e ciccia” con Bisignani non mi pare sia ne disdicevole ne denigratorio.
Per altro mi sembra di essere in buona compagnia in quanto “pappa e ciccia” con Bisignani vi sono numerosi giornalisti, direttori di televisione, grandi manager pubblici e privati, ministri e sottosegretari della Repubblica, generali e marescialli, alti burocrati e lascio a te completare la lista. Ma ciò non fa fatto, è solo per dirti che quello che mi da più fastidio sono quelli “del Bisignani chi???????” .
La frase che mi ha ferito di più, comunque, è che tu non ti sei mai fidato e non ti fidi di me. Al contrario, io ho sempre avuto molta fiducia in te, nelle tue capacità professionali di giornalista di vaglia e di libero pensatore, qualità, ne sono certo, che ti permetteranno magari di invitare Bisignani una volta libero a “L’Infedele” per un serrato e sereno confronto.
Spero solo che il buon Dio mi dia ancora un po’ di vita per tentare di recuperare un po’ della tua fiducia che, solo per mia colpa, non sono riuscito mai a conquistare.
Forse sarò stato anche un pessimo collaboratore di persone politicamente ben più importanti, ma almeno mi rimane la soddisfazione di aver fatto parte di uno staff che ha vinto le elezioni e che non avesse avuto qualche “ostacolo amichevole “ forse sarebbe ancora al governo di questo paese
Con stima,
Angelo Rovati

Caro Angelo,
la solerzia con cui ti sei precipitato ad avvertire Bisignani del servizio che avevo deciso di realizzare su di lui, non contribuisce a rinsaldare la mia fiducia nei tuoi confronti. Quanto alla fiducia che dici di avere sempre riposto in me, trovo più veritiero quanto ti sei premurato di comunicare a Bisignani, e cioè che i nostri rapporti sono sempre stati ridotti al minimo. Ci siamo rivisti per caso dopo la vittoria elettorale di Pisapia. Nella circostanza, tu avevi appoggiato pubblicamente la Moratti. Ecco, diciamo che le differenze c’erano e permangono. Sei molto simpatico, ma la simpatia non basta a costruire la fiducia.

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