Il killer Casseri, il signor De Turris e i pazzi di destra

domenica, 18 dicembre 2011

Cristina e Ibrahim si vogliono bene, aspettano un figlio. Ieri pomeriggio manifestavano a Milano contro il razzismo assassino. Sono esperienze come la loro che fanno impazzire i Gianluca Casseri, e che sospingono 6205 utenti di Facebook a cliccare “mi piace” sulla pagina in cui si inneggia al killer dei senegalesi di Firenze, “morto per noi”?
Gianluca Casseri non era un pazzoide isolato. Frequentava CasaPound, ma soprattutto godeva della stima di autorevoli intellettuali della destra italiana. Per esempio Gianfranco De Turris, il segretario della Fondazione “Julius Evola” (filosofo fascista del razzismo antisemita), divenuto vicecaporedattore dei servizi culturali al Giornale Radio della Rai, in quota a Alleanza Nazionale e poi al Pdl. Questo De Turris ha firmato ben due prefazioni encomiastiche ai libri di Casseri. L’ultimo è uscito nel maggio scorso per l’editore Solfanelli. Si tratta di un pamphlet intitolato “I protocolli del Savio di Alessandria”, rivolto contro Umberto Eco e il suo romanzo “Il cimitero di Praga”. Nella prefazione De Turris loda Casseri sostenendo che “I protocolli dei Savi di Sion” sarà pure un falso ma descriveva in anticipo una realtà verificatasi poi. Bella gente ha piazzato in Rai, la destra. Se il killer di Firenze era un pazzo, come minimo aggiungiamo che dispone di numerosa compagnia. Ne parleremo domani sera all’Infedele.

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