Sabrina Ferilli e le “carnevalate” di Cortina

domenica, 8 gennaio 2012

Leggo l’intervista di Malcolm Pagani su “Il Fatto” a Sabrina Ferilli sul blitz cortinese dell’Agenzia delle Entrate, e ci trovo gli stessi argomenti della Santanchè: carnevalate, solo fumo negli occhi per proteggere i grandi capitali… E poi la frase più classica che a me rimane incomprensibile: mi rifiuto di identificare tutti i vacanzieri di Cortina come criminali. Chissà perchè qui in Italia tutti si sentono criminalizzati… In ogni caso, per riportare la questione ai suoi termini reali, qui di seguito vi riproduco il comunicato dell’Agenzia delle Entrate, Direzione regionale Veneto, del 4 gennaio scorso in cui si riferisce nel dettaglio cos’è davvero accaduto a Cortina. Giudicate voi.

COMUNICATO STAMPA
L’Agenzia delle Entrate porta fortuna: con l’agente si moltiplicano le vendite
Guidano le “supercar” ma dichiarano meno di 50 mila euro lordi l’anno
Un commerciante con beni di lusso per 1,6 milioni di euro in conto vendita,
senza alcun documento fiscale
L’operazione messa in campo a Cortina lo scorso 30 dicembre, che ha impegnato 80
agenti per effettuare i controlli in soli 35 esercizi commerciali (su un totale di quasi
1.000 presenti nella località turistica delle Dolomiti), ha portato risultati e informazioni
utili per il recupero dell’evasione.
L’Agenzia delle Entrate fa bene agli affari. Gli incassi degli esercizi commerciali
(alberghi, bar, ristoranti, gioiellerie, boutique, farmacie, saloni di bellezza, ecc), nel
giorno dei controlli, sono lievitati rispetto sia al giorno precedente sia allo stesso
periodo del 2010. In particolare, i ristoranti hanno registrato incrementi negli incassi
fino al 300% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno (+ 110% rispetto al giorno
prima), i commercianti di beni di lusso fino al 400% rispetto allo stesso giorno dello
scorso anno (+106% rispetto al giorno prima), i bar fino al 40% rispetto allo stesso
giorno dello scorso anno (+104% rispetto al giorno prima).
Non sono mancati singoli episodi particolarmente significativi: un commerciante
deteneva beni di lusso in conto vendita per più di 1,6 milioni di euro, senza alcun
documento fiscale.
Interessanti anche i controlli sui possessori di 251 auto di lusso di grossa cilindrata. Su
133 auto intestate a persone fisiche, 42 appartengono a cittadini che fanno fatica a
“sbarcare il lunario”, avendo dichiarato meno di 30 mila euro lordi di reddito sia nel
2009 sia nel 2010, mentre 16 auto sono intestate a contribuenti che hanno dichiarato
meno di 50 mila euro lordi.
Gli altri 118 superbolidi sono intestati a società che sia nel 2009 sia nel 2010 hanno
dichiarato in 19 casi di essere in perdita, mentre in 37 casi hanno dichiarato meno di 50
mila euro lordi.
L’operazione fa parte della normale attività di presidio del territorio di competenza
dell’Agenzia delle Entrate, svolta non solo in Veneto ma su tutto il territorio nazionale.
L’esperienza e la professionalità dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate è tale per cui
il controllo è stato effettuato con il minimo intralcio allo svolgimento dell’attività
commerciale, evidenziato anche dagli episodi nei quali i funzionari sono stati addirittura
scambiati per commessi dalla clientela.
Venezia, 4 gennaio 2012

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