Bersani ieri l’ha detto a voce alta: “provo vergogna” per quel che l’Europa sta facendo alla Grecia. Bene, bravo (lo dico senza ironia), anche se un po’ tardivo. Oggi però il suo sdegno non si merita neanche un richiamo in prima pagina de “L’Unità”, come dire che non si traduce in iniziativa politica. Non può. La sinistra italiana ha le mani legate? La parabola del socialista greco Papandreou che ha dovuto cedere lo scettro al tecnocrate Papademos, è poi così diversa da quella che il Pd sta vivendo nei confronti di Mario Monti? Nell’impotenza di Bersani si riflette la contraddizione che noi tutti stiamo vivendo, come se il risanamento economico fosse inconciliabile con la giustizia sociale e la solidarietà europea.