Zagrebelsky e il frigorifero di Geppi

martedì, 13 marzo 2012

Ringrazio Geppi Cucciari per il contributo che ha recato all’Infedele di ieri sera sulla telepolitica, ovvero sulla politica incapace di concepire un proprio ruolo a prescindere dall’occupazione degli spazi televisivi. Tutti gli spazi possibili immaginabili. Anche il suo meraviglioso frigorifero, quando lei glielo concedesse. Bene, è così. Anzi male, ma prendiamone atto. Solo che vorrei rispondere a Geppi che lo sforzo di risultare simpatici profuso dai politici in quelle circostanze non è affatto sinonimo di buona politica. Di solito, anzi, rivela l’ipocrita pulsione a travestirsi per sembrare parte del popolo. Seguendo questa pulsione la politica è peggiorata e, lungi dall’accrescere le simpatie nei suoi confronti, si è screditata.
Molto, molto meglio chi ci mette la dovuta “gravità”, quando si occupa di cose serie che riguardano la nostra collettività. Potrei ad esempio testimoniare che Gustavo Zagrebelsky in privato è persona spiritosa e autoironica, ma che importa? In tv non lo vedremo mai cucinare risotti, lumare ballerine, entrare nei frigoriferi o scatenarsi in gag. Forse è capace anche lui, o forse non è capace. Ma vuole essere ascoltato per ciò che ha da dire. A me, che pure mi sono trovato benissimo nel frigorifero di Geppi, questa sembra una distinzione preziosa. Da custodire.

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