Stasera su La7 alle 21,10 L’Infedele vi racconta il bivio in cui si trova il Partito democratico, alle prese con la riforma Fornero del mercato del lavoro che abolisce la possibilità di reintegro per i licenziamenti cosiddetti “economici”, anche qualora un giudice li reputi immotivati. Sarà con noi una delle voci più belle della musica tradizionale italiana, Giovanna Marini, inteprete riconosciuta a livello internazionale per la sua ricerca vocale e la sua conoscenza della melodia popolare. A partire da “I treni di Reggio Calabria”, stasera Giovanna Marini ci accompagnerà in un viaggio musicale nella memoria del movimento operaio italiano, il cui forte impatto simbolico si ritrova nelle scelte della Cgil e nei dilemmi del Pd. La lealtà al governo Monti può comportare un cedimento su questa modifica sostanziale dello Statuto dei diritti dei lavoratori? Ne discuteranno, fra il piano storico e quello politico, Paolo Mieli, presidente della Rcs libri, e Carlo Galli, docente di Storia delle dottrine politiche all’università di Bologna. Sarà interessante rilevare anche la contrapposizione esplicita sull’articolo 18 fra i due principali quotidiani, “La Repubblica” e il “Corriere della Sera”, che ambedue hanno sostenuto fin qui il governo Monti. Così come è significativo che la contrapposizione su un tema drammatico e concreto come il reintegro dei licenziati venga impersonata da due donne autorevoli come Elsa Fornero e Susanna Camusso. Vi daremo conto con interviste e collegamenti dei risultati della direzione odierna del Pd, mentre a Milano si riunisce sullo stesso tema lo stato maggiore del Pdl. Nel confronto con momenti cruciali del passato come l’abolizione del punto unico di contingenza (1984) o la mobilitazione della Cgil di Cofferati contro le modifiche all’articolo 18 (dieci anni fa), ci avvarremo dell’esperienza di Bruno Ugolini, cronista sindacale de “L’Unità” fin dal lontano 1960. Con lui in studio Lina Palmerini, giornalista parlamentare de “Il Sole 24 Ore”.
Saranno inoltre nostri ospiti Claudio Gatti e Ferruccio Sansa, autori del libro-inchiesta “Il sottobosco. Berlusconiani, dalemiani, centristi uniti nel nome degli affari” (Chiarelettere editore). La trasversalità e la spregiudicatezza di alcuni uomini di affari molto vicini a Massimo D’Alema, così come questa inchiesta li raffigura, costituisce a sua volta un problema esistenziale del Pd, alle prese con la sua identità.