La caccia alle streghe lanciata da Maroni contro Rosi Mauro, e magari pure contro la moglie di Bossi, Manuela Marrone, è l’ultima fandonia del leghismo. Capace di inventarsi un Umberto Bossi onesto circondato da donne disoneste (e meridionali), da cui l’eroico manipolo dei maroniti generosamente lo libererà. Come? A colpi di espulsioni. Che schifo. Vien voglia di solidarizzare con Rosi Mauro e la sua prima disobbedienza al capo, anche se devo ammettere che è dura. Ma se proprio mi costringessero a scegliere, direi che è più intellettualmente onesta la Mauro del finto ingenuo Maroni. Bisognerebbe ripubblicare nei prossimi giorni il carnet delle dichiarazioni di stima tributate a Renzo Bossi dai vari Maroni, Calderoli, Salvini, Tosi che oggi lo dileggiano. Prolungando la grande bugia leghista, destinata a dissolversi nell’ignominia.