Il leghismo non morirà

giovedì, 19 aprile 2012

Ogni giorno arrivano nuovi scandali dalla Lega Nord. Solo oggi abbiamo saputo prima delle spese pazze – 100 mila euro l’anno – fatte da Marco Reguzzoni con la carta di credito del gruppo parlamentare che guidava per imposizione di Bossi. A distanza di pochi minuti si è invece scoperto nelle carte dell’inchiesta che a Roberto Calderoli venivano rimborsate le spese per l’affitto romano con i soldi dei cittadini italiani. La Lega Nord scoperta più ladrona di Roma potrebbe pagare un prezzo mortale a questi scandali, che ne cancellano l’aura di diversità che la rendeva attraente per l’elettorato più insofferente ai partiti tradizionali. I temi che però ne hanno caratterizzato l’ascesa in questi anni non spariranno. L’ostilità verso gli stranieri, la diffidenza verso i servizi sociali che danno a tutti e non solo ai “nostri”, il desiderio di pagare meno tasse rimarranno ancora a lungo nella testa degli elettori ex padani. La “questione settentrionale” che ha caratterizzato la lunga epoca berlusconiana non si è ancora risolta, ed anzi l’eurocrisi potrebbe approfondirla ancora di più. I tedeschi o i finlandesi che non vogliono vedere i loro soldi trasferiti ai paesi in crisi sono molto più simili di quanto appaia agli arrabbiati leghisti che tuonavano  contro la Cassa del  Mezzogiorno. Al momento è davvero difficile capire chi beneficerà di questo enorme bacino di consenso, che ha alterato il corso della nostra storia. I comizi affollati di Beppe Grillo in Brianza e nel milanese ci indicano però che il populismo non sparirà facilmente sopra il fiume Po. Le ampolle finiranno nella spazzatura, ma quei sentimenti rimangono ancora maggioritari tra Torino e Venezia.

Andrea Mollica

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.