L’Infedele: Primo Maggio, la festa delle tasse

lunedì, 30 aprile 2012

Stasera su La7 alle 21,10 L’Infedele si aprirà con una versione creativa dell’Inno dei Lavoratori grazie alla presenza musicale del grande Paolo Fresu (tromba) accompagnato da Daniele Di Bonaventura (bandoneon). In studio la sottosegrataria al ministero del Welfare, Maria Cecilia Guerra, che già all’Infedele conoscevamo fra i massimi esperti italiani di questioni fiscali, si confronterà con una festa del Primo Maggio che in Italia più che al lavoro sembra consacrata alle tasse. Prima fra tutte l’Imu, la nuova imposta sulla casa che sta provocando reazioni critiche da un vasto arco di forze (da Pisapia a Maroni, per intenderci). Il censimento Istat rivela che nell’ultimo decennio la penisola ha visto avanzare la cementificazione (+11% di abitazioni) ma nello stesso tempo è triplicato il numero di cittadini che vivono in baracche, roulottes, tende. Ne parleremo con un immobiliarista, Carlo Puri Negri, e un ex banchiere d’affari Goldman Sachs, Claudio Costamagna. Questa Imu corrisponde a criteri di equità sociale (con la revisione del catasto) o colpisce ricchi e poveri senza distinzione? In attesa di sapere dal Consiglio dei ministri odierno con quali criteri verrà tagliata la spesa pubblica, ci chiederemo: se l’economia è malata, può un governo tecnico dedicarsi a una più giusta distribuzione della ricchezza, o ciò esula dal suo mandato? Risponderanno anche Marco Revelli, storico del movimento operaio e promotore nei giorni scorsi di Alba (Associazione Lavoro Beni comuni Ambiente) e una folta delegazione di lavoratori dell’Iveco di Brescia. Con loro rifletteremo anche sulla divisione prodottasi di recente in azienda con l’elezione della rappresentanza sindacale da cui è rimasta esclusa la Fiom Cgil, forza di maggioranza relativa, mentre la moderata Fismic ha sopravanzato Fim Cisl e Uilm.
Vi segnalo ancora, nella seconda parte della trasmissione, un’intervista in studio con Oscar Enea Morando, ex autista di Umberto Bossi e poi di suo figlio Renzo “Trota”, licenziato dalla Lega nei giorni scorsi.
Sarà infine Lella Costa, con uno dei suoi celebri monologhi in diretta all’Infedele, a proporci una riflessione sul tema del “femminicidio”, cioè sull’abnorme incremento dei delitti contro le donne nell’ambito del loro ambiente familiare.

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