L’ombra nazista sulla Grecia

venerdì, 4 maggio 2012

Si chiamano Alba Dorata, ma sono il frutto più oscuro della crisi greca. Sono i neonazisti di Chrysi Avgi, Alba Dorata in italiano, una formazione di estrema destra che ha come simbolo un meandro che ricorda una svastica. Questo partito greco propone le mine alle frontiere elleniche per impedire l’arrivo degli immigrati, e vuole cacciare tutti gli stranieri. Sono contro l’euro e vogliono mandare in galera i politici colpevoli del collasso della società ellenica . Nnelle loro manifestazioni fanno il saluto romano, e non smentiscono le accuse di violenza contro gli stranieri rivolte contro i loro militanti. Solo ad Atene sono state segnalate più di sessanta aggressioni agli immigrati nel corso di questa infuocata campagna elettorale.  “Noi non facciamo nient’altro che proteggere i greci – ha detto Epaminondas Anyfantis, un candidato del partito – Ora, se nel proteggere i greci, uno straniero si becca uno schiaffo o un calcio, credo che questo si inserisca nel quadro di questa protezione… perchè ormai i greci devono rivolgersi ad Alba Dorata per avere protezione. Noi non siamo politici, siamo soldati che combattono per una causa”. Il loro leader Nikolas Mihaloliakos ha affermato che Adolf Hitler è una grande personalità della storia, ed ha promesso di voler mettere la pena di morte per chi spaccia droga, e vietare per legge i sindacati. Dopo vent’anni trascorsi ai margini della società greca, senza alcuna rilevanza, Alba Dorata rischia di entrare in Parlamento per la prima volta dalla sua fondazione. I neonazisti greci sono rilevati al 6% negli ultimi sondaggi, un successo trainato dalla delusione dell’elettorato conservatore nei confronti di Nuova Democrazia. Nel centro della Grecia, ad Atene, alcune indagini demoscopiche li rivelerebbero addirittura al 20%. Alba Dorata è un mostro creato dall’austerità. Foto tratte da Bild e Ansa

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