La brutta domenica di Angela Merkel

domenica, 6 maggio 2012

Angela Merkel è la grande sconfitta del voto europeo di oggi. In Francia, di gran lunga l’elezione più importante, perde il suo fedele alleato Sarkozy. In Grecia il governo tecnico di Papademos difficilmente potrà essere replicato, visto il crollo dei due partiti storici della democrazia ellenica, i conservatori di Nuova Democrazia e i socialisti del Pasok. Anche nelle consultazioni amministrative del Bundesland Schleswig-Holstein per la Merkel non arrivano buone notizie. Il suo partito, la Cdu, segna un record negativo, ed arretra per la settima volta di fila alle regionali tedesche. La Spd e i Verdi però non possono gioire, perchè il successo dei Pirati togli i consensi necessari ad affermare l’alternativa progressista al governo borghese. A sorpresa i liberali della Fdp, in maggioranza a Berlino con la Merkel, ottengono un ottimo risultato. I liberali hanno però condotto campagne elettorali, in Schleswig-Holstein e in Nordereno-Vestfalia che vota domenica prossima, smarcandosi dalla Cancelliera. In questo momento ci sono ancora due opzioni aperte per il prossimo governo di Kiel. La prima è una Grosse Koalition guidata dalla Cdu, arrivata per circa un punto percentuale davanti alla Spd. La seconda è una coalizione formata dai socialdemocratici, insieme a Verdi e il partito della minoranza danese SSW. Da Giornalettismo

In Schleswig-Holstein i primi dati confermano la tendenza già emersa con le regionali del Saarland. La Cdu e i liberali si sono ripresi dal loro periodo nero, e i Pirati negano all’opposizione socialdemocratica e verde di formare una maggioranza alternativa. Nel Bundesland più settentrionale il centrodestra arretra rispetto al 2009, ma non c’è il crollo pronosticato nei mesi scorsi. La Cdu e la Spd si contendono il ruolo di primo partito, con un leggero calo dei conservatori ed un’avanzata chiara ma non travolgente della sinistra. A sorpresa è ottimo il risultato della Fdp, che sembrava a rischio d’esclusione dal parlamentino di Kiel ed invece ottiene un buon 8%, certo distante dai fasti di tre anni fa, ma ottimo rispetto a sondaggi nazionali che rilevano i liberali intorno al 4, 5%. I Pirati entrano ancora una volta in un parlamentino di un Bundesland, con un ottimo 8% che conferma la loro forte attrazione nell’elettorato giovanile. Per il governo di Kiel tutto si deciderà per pochi voti. Una maggioranza formata da Sdp, Verdi e partito della minoranza danese è possibile, ma una Grande Coalizione non è da escludere, anche se bisognerà eventualmente capire chi sarà il primo partito per sapere il nome di chi la guiderà. Un dato che certo non conforta Angela Merkel, ma neanche deprime il fronte borghese che governa a Berlino. La Fdp si riprende, mentre la Cdu continua a rimanere il primo partito soprattutto grazie all’esplosione dei Pirati. Il campo progressista di governo, formato da Spd e Verdi, può gioire per l’emorragia dei consensi della Linke, ma un concorrente in più toglie i voti necessari a battere le forze borghesi , poco toniche ma non impopolari come dopo Fukushima.

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