Per una volta mi tocca dar ragione a Matteo Renzi che sul “Corriere della Sera” di oggi ricorda a Bersani il percorso democratico obbligato per la designazione del candidato premier in vista delle elezioni politiche 2013. La candidatura di Bersani stesso è degna e più che legittima, ma non può certo giustificarsi con il voto del 2009 che lo portò alla segreteria del Pd. Del resto negli anni trascorsi da allora più volte Bersani ha garantito che si sarebbe seguita una procedura di scelta che coinvolgesse i cittadini elettori, confermando la loro sovranità in merito come vera differenza fra il Pd e le altre forze politiche.
Si può discutere se le primarie debbano essere di partito o di coalizione, ma in ogni caso hanno da essere aperte a tutti i sostenitori di un progetto di centrosinistra che per essere efficace va verificato nei programmi e nelle candidature. Un bel modo, peraltro, di fare politica anzichè restare con le mani in mano nei prossimi mesi estivi e autunnali. La data delle elezioni primarie va fissata al più presto, insieme a un regolamento che favorisca la contendibilità democratica della leadership.
