“Sono disposto a dare parte del mio stipendio per fare a meno della Minetti. Paghiamola, facciamo una colletta per darle un vitalizio così ci toglie dal’imbarazzo”. E’ l’ultima esternazione di un parlamentare loquace, Guido Crosetto, sempre ansioso di finire sui giornali. Ma è anche una volgarità in cui riconosciamo tutto l’opportunismo della classe dirigente cui il medesimo Crosetto ha appartenuto. Se ne levò forse uno a protestare, quando Nicole Minetti fu candidata al consiglio regionale della Lombardia nelle loro file. E quando lo scandalo esplose in pubblico, qualcuno di voi ricorda una qualsiasi forma ancorchè timida di riprovazione manifestata da Crosetto e/o da altri suoi colleghi di governo?
A conferma del fatto che abbiamo a che fare solo con un vile maramaldo, va infine rilevato che ancor oggi Crosetto trova il coraggio di prendersela con la Minetti ma non si lascia sfuggire una mezza parola sul datore di lavoro o, se preferite, “utilizzatore finale”, della medesima.