Dopo Grillo arriva Brunetta: “basta euro”

lunedì, 14 maggio 2012

In una giornata di ulteriore destabilizzazione degli equilibri vigenti nell’Unione europea, e di paura sui mercati finanziari colpiti per giunta dall’allarme-derivati JP Morgan, ecco a voi la dichiarazione dell’ex ministro Renato Brunetta:
“Sono stati appena collocati 3,5 miliardi di Btp a 3 anni, rendimento lordo 3,91%. Livelli ancora una volta febbrili e, purtroppo, in risalita, se si considera che la stessa tipologia di titoli veniva assegnata in asta con un rendimento lordo del 2,76% a marzo e del 3,89% ad aprile. Il governo Monti ha fallito? No. Come non era il governo Berlusconi la causa del cattivo andamento dei rendimenti dei titoli di Stato nella seconda metà del 2011. Chi ha fallito è l’Europa: per la mancanza di una governance comune e forte, per la timidezza nel prendere decisioni, per il ruolo statutario inadeguato della Banca Centrale Europea. I mercati ce lo dicono ormai da più di un anno; da qualche settimana lo segnalano anche i popoli sovrani, che con il voto chiedono di più. Più crescita, più sviluppo, più redistribuzione, più solidarietà, più tempismo nell’Unione. Tutto il contrario di quello che è stato fatto fino ad oggi. Se si continua a non cogliere la natura profonda di questi segnali, diventano insopprimibili (e giustificate) le tensioni di chi ha voglia di tornare alle monete nazionali”.
Ho riportato integralmente la dichiarazione di Brunetta, ma vi invito a rileggerne il finale: “Diventano insopprimibili (e giustificate) le tensioni di chi ha voglia di tornare alle monete nazionali”. Come volevasi dimostrare. Stavo aspettando chi sarebbe stato il primo nel Pdl a inseguire Beppe Grillo sul terreno minato del no-euro. E in effetti, chi meglio di Brunetta, a esprimere “tensioni”, col suo ben noto senso di irresponsabilità?
Grillo & Brunetta, proprio una bella compagnia!

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