Impressioni su Beppe Grillo a Parma

sabato, 19 maggio 2012

“Sta succedendo qualcosa di grande. Stiamo facendo una rivoluzione culturale”. E’ il solito fiume in piena Grillo che ieri sera ha chiuso il tour elettorale per il Movimento 5 stelle dal prato della Pilotta nel centro di Parma, dove si gioca la sua partita più importante: il ballottaggio del candidato sindaco Federico Pizzarotti.
La piazza è piena, 6000 persone che arrivano a 10.000 a fine serata, poche bandiere targate M5S, ma molti applausi rispondono alle sue invettive.
Dal palco Grillo inizia una raffica di 30 minuti da copione. Torna agli sberleffi che surriscaldano la folla, contro le banche, contro “rigor Montis”, contro i partiti e le televisioni. Passa all’attacco al candidato sindaco del Pd Vincenzo Bernazzoli che vuole l’inceneritore e che non si è dimesso da presidente della Provincia, “si è tenuto un lavoretto per la vecchiaia”. Il candidato che può risanare i 600 milioni di debito del Comune chiedendoli alle banche, “un pizzo alla rovescia” dice Grillo, “vuol dire che il Pd ha una banca? No il Pd è una banca”.
Il bilancio partecipativo è una delle poche proposte. Più che soluzioni si lancia l’idea, piuttosto vaga, di un metodo del “decidere insieme”.
Concetto ribadito più volte anche quando il microfono passa a Pizzarotti, e ai candidati che accompagnano Grillo sul palco: impiegati, operai, studenti, ingegneri, Grillo li ascolta, li applaude, se li abbraccia.
Da qui sembra possibile la vittoria di Federico Pizzarotti, il consulente bancario di 39 anni che lunedì andrà in ufficio come tutti i giorni, aspettando il risultato del ballottaggio.
Federica Bocellari

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