Ballottaggi, crolla l’affluenza

lunedì, 21 maggio 2012

La partecipazione ai ballottaggi è crollata. Solo il 36,25% degli aventi diritto si era recato alle urne domenica alle 22. Una contrazione molto marcata rispetto a quindici giorni fa, con una diminuzione dell’undici e trentasette per cento. Il primo turno delle amministrative 2012 era stato contrassegnato da un calo della partecipazione significativo rispetto al 2011, e la tendenza è significativamente peggiorata. E’ ancora presto per valutare gli effetti politici di questa drastica diminuzione dell’affluenza, ma è indubbio che il clima di disaffezione che si respira intorno alla politica si manifesti plasticamente anche in questo modo. I seggi nei 118 comuni chiamati a votare nel ballottaggio per eleggere il sindaco hanno riaperto alle 7 di questa mattina. Complessivamente, sono coinvolti 4.584.021 elettori, di cui 3.463.826 nelle regioni a statuto ordinario (4.150 sezioni elettorali) e 1.120.195 in Sicilia (1.219 sezioni). I seggi chiuderanno alle 15, subito dopo inizieranno le operazioni di spoglio delle schede. Lo scrutinio, al netto di contestazioni e imprevisti, si annuncia rapido: due soli i candidati sulla scheda in ogni comune fra cui gli elettori possono scegliere il sindaco. Nelle sfide più importanti si conferma il calo della partecipazione. A Genova l’affluenza si è fermata al 40,62%. Ancora più sensibile il calo a Palermo, dove per scegliere tra Leoluca Orlando e Fabrizio Ferrandelli nella sfida interna al centrosinistra sono andati ai seggi il 28,47% degli elettori (-18,34%). Controtendenza invece la città di Parma, dove ci potrebbe essere la clamorosa prima volta di un sindaco grillino in una grande città italiana. Alle 22 l’affluenza si era attestata poco sotto quota 50%. Prima dell’arrivo dei risultati La7 ha pubblicato l’indagine sulle intenzioni di voto che il Tg di Enrico Mentana conduce ogni settimana. Il Pd rimane il primo partito al 25,4%, in calo rispetto a settimana scorsa. Il Pdl è ormai sui peggiori risultati di Forza Italia, al 20,3%. La Lega ritorna sui livelli del 2001-2006, al 4,8. Al momento vincerebbe solo Grillo, che otterrebbe il 12,2% con il suo Movimento 5 Stelle. Metà dell’elettorato italiano è indeciso, voterà scheda bianca o si asterrà.

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