Incredibile, l’Egitto vota per davvero!

mercoledì, 23 maggio 2012

Ho chiesto alla giornalista Imma Vitelli, grande esperta di mondo arabo e autrice del libro-reportage “Tahrir. I giovani che hanno fatto la rivoluzione” (Il Saggiatore), di darci le sue prime impressioni sulle elezioni presidenziali in Egitto.

Era una serata tiepida, a Badrashin. Nel centro del villaggio, tra i vicoli polverosi, avevano piantato un tendone giallo. File e file di sedie di plastica erano gremite di vecchi e bambini, donne e uomini, divisi per fila, i maschi a sinistra le femmine a destra, in fremente attesa del candidato presidente. Era la prima volta che mi capitava di vedere una cosa del genere, in Egitto. Era la prima volta che si verificava una cosa del genere nel mondo arabo. Che un uomo dovesse lottare, convincere, parlare, della bontà delle sue idee e della sua persona per farsi eleggere dalla popolazione non era mai successo. Una campagna elettorale! Vera. Al Cairo. Quindici mesi dopo la deposizione del faraone Mubarak, gli egiziani votano per scegliere il successore, ed è uno spettacolo simile a quello che deve essersi verificato in Italia alle prime elezioni libere dopo il fascismo, e la seconda guerra mondiale. A Badrashin, l’altra sera, i megafoni cantavano “Horreya! Horreya!”, libertà, libertà. All’arrivo del candidato, le donne e i gli uomini e anche i bambini applaudivano, i più temerari sparavano petardi, un notabile locale con spirito imprenditoriale aveva assoldato un camioncino con megafono che urlava: “L’ingegnere Ali e tutti i suoi parenti e tutto il suo villaggio sostengono Abul Futuh!” Abdel Moneim Abul Futuh è il candidato dell’islam moderato, sostenuto dalla banda di rivoluzionari liberal e trozkisti orfani di Mohamed Baradei, il premio Nobel che ha scelto di stare a guardare. L’altro islamista in gara è Mohamed Morsi, blando burocrate della Fratellanza Musulmana: il fronte del zelo è così diviso tra questi due signori. Dall’altra parte, corre l’inossidabile Amr Moussa, assieme a un paio di ex colonne dell’ancien regime. “L’Egitto della Rivoluzione sceglie oggi il suo primo presidente eletto”, titola oggi il quotidiano al Masry al Yom, L’Egiziano Oggi. Ultime notizie dal Cairo! Nessuno sa chi vince le elezioni.

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