“Gli eurobond? Sono un’illusione”

venerdì, 25 maggio 2012

Il dibattito sugli eurobond infiamma la politica europea, ed il presidente della Bundesbank ha deciso di affrontare il tema con uno dei più autorevoli giornali francesi, Le Monde. Jens Weidmann è considerato come il vero regista dell’austerità dettata da governo tedesco e Bce al resto dell’Europa. Il no del presidente della Bundesbank agli eurobond è secco, e deriva dal rifiuto di assumere debiti di altri Stati membri da parte dei paesi più forti, senza avere politiche fiscali e di bilancio comuni. Weidmann rimarca come una comunitarizzazione del debito sia possibile solo se l’Europa procederà nella sua integrazione finale. “Anche in paesi come la Francia dove c’è una forte spinta verso gli eurobond, constato come non ci sia né un dibattito pubblico né il sostegno della popolazione per il trasferimento di sovranità che devono accompagnare i titoli di debito in comune. Ma è proprio questo tipo di dibattito che dobbiamo avere. Ci deve essere chiarezza sul destino federale dell’Unione Europea, gli investitori sono preoccupati non solo della situazione dei singoli paesi, ma anche di come funziona l’intera zona euro nel suo insieme’”. Anche in merito ad un ruolo più interventista della Bce il presidente della Bundesbank sottolinea la mancanza di integrazione europea. “La Fed, l’istituto centrale degli Stati Uniti, compra i bond americani, non le obbligazioni di California o New York”. Il presidente della Bundesbank evidenzia a Le Monde come non ci sia una vera alternativa all’austerità e ad al contenimento dell’indebitamento dei paesi in crisi, mentre non si pronuncia sull’eventualità di un’uscita della Grecia dall’euro, ipotesi sulla quale nessun commento sarà mai proferito dallo stesso Weidmann. A differenza dei membri dell’establishment tedesco, dal ministro delle Finanze Schäuble in giù, che sul tema si sono più volte sbizzarriti negli ultimi tempi.

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