Die Zeit: i tedeschi votino sì o no all’euro

giovedì, 31 maggio 2012

I popoli europei devono esprimere la loro opinione sul destino della moneta unica. In Irlanda avverrà oggi, in Grecia le elezioni legislative si sono trasformate de facto in una consultazione sull’euro, e per Die Zeit anche la Germania dovrebbe essere capofila in Europa, convocando un referendum per chiedere ai cittadini se vogliono ancora rimanere nella valuta introdotta ormai dieci anni fa. Il settimanale anseatico chiede ad Angela Merkel di prendere finalmente una posizione sull’eurocrisi, lanciando un chiaro segnale agli altri paesi stremati dalle loro difficoltà economiche e sociali. In Francia, come rimarca Die Zeit, si è già svolto un primo referendum sull’austerità, ed ha vinto la politica che vuole tenere coesa ed unita l’Unione Europea, e non spaccata dalle sue divergenze economiche. François Hollande faceva paura solo alla Merkel perché timorosa di perdere il suo potere, come nota il caporedattore Marc Brost, ma ora la cancelliera deve dare un chiaro indirizzo al popolo tedesco ed all’intera Europa. Senza Germania l’area della valuta unica non può esistere dal punto di vista economica, ed è dunque necessario che la nazione più importante della zona euro si esprima sul destino dell’unione monetaria. Secondo Die Zeit la Legge fondamentale permette, all’articolo 146, lo svolgimento di una simile consultazione, che permetterebbe di chiudere il divario tra il sentimento filoeuropeo dei tedeschi, proiettato nel futuro, e l’ostilità anti euro e anti “salvataggi con i nostri soldi” del presente. La Merkel deve prendere questa decisione sia per rassicurare i partner europei, sia per impedire il radicamento dei populisti che tuonano contro la moneta unica e gli spendaccioni in crisi che vogliono vivere sulle spalle dei tedeschi. Il settimanale anseatico rimarca il successo di Thilo Sarrazin, così come la deriva anti euro impressa alla lista civica “Freie Wähler” da un ex presidente della Confindustria tedesca, Hans-Olaf Henkel. Die Zeit è sicuro che i tedeschi voterebbero sì al referendum sulla permanenza nella moneta unica, perché ormai l’europeismo senza frontiere è troppo radicato nell’opinione pubblica.

Molti tedeschi si sentono da tempo europei, vogliono una moneta, frontiere aperte, per loro Parigi è vicina come Berlino e Madrid più di Monaco di Baviera… Un referendum sull’euro non riparerebbe solo il difetto di nascita dell’unione monetaria. Sarebbe anche un segnale agli altri Stati membri in questo periodo di dubbi crescenti. Sì, la Germania non è solo pronta a fare molto per l’euro, ma il governo tedesco ha sopratutto un’idea, su come approfondire l’unione monetaria. La cancelliera ora deve avere solo un’idea, e se non la spiegherà, la Germania avrà presto tanti altri problemi.

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