Per i super ricchi la crisi non esiste

venerdì, 1 giugno 2012

La crisi sta mandando sull’orlo del fallimento alcuni Stati, ha creato una drammatica disoccupazione di massa tra i più giovani, ma le grandi ricchezze continuano a crescere. E’ questo il quadro tracciato dal Global Wealth Report realizzato dalla società Boston Consulting Group. Lo stato patrimoniale degli investitori privati è salito a 122,8 bilioni di dollari, escludendo da questa stima i beni immobili. Questo importo corrisponde all’incirca al doppio del Pil globale dell’ultimo anno. I grandi investitori privati hanno dunque nei loro depositi tanti soldi quanto il mondo riesce a produrre in due anni. Ricchezze che transitano in tutto il pianeta, e che di solito vengono ammassate nei grandi paradisi fiscali presenti in tutto il globo, Europa inclusa. La meta preferita dei miliardari continentali e americani è infatti ancora la Svizzera. La crisi dei debiti sovrani ha comunque diminuito la crescita delle grandi ricchezze, che negli anni scorsi era aumentata con tassi compresi tra il cinque e il sette per cento, mentre nel 2011 l’incremento è stato dell’1,9. Gli Stati Uniti sono la zona più ricca del mondo, seguiti dall’Europa occidentale, mentre sono in forte crescita le accumulazioni patrimoniali nelle economie emergenti, in Asia e in Sud America. I super ricchi, coloro che hanno un patrimonio superiore ai 100 milioni di dollari, sono in continua crescita, tanto nell’Occidente quanto nelle zone più dinamiche del globo. La maggior concentrazione di miliardari si registra a Singapore, mentre il paese con più Paperoni d’Europa è la Svizzera. Anche in Italia le persone più ricche stanno aumentando nonostante la crisi. I nuclei familiari con più di un milione di dollari di patrimonio sono passati dai 270 mila del 2010 ai 274 mila del 2011, mentre sono cresciuti anche i super miliardari. In Italia 333 persone hanno un patrimonio superiore ai 100 milioni di dollari. Nel 2010, secondo Boston Consultin Group, erano 319.

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