Seguendo col fiato sospeso come reagirà l’Europa all’ormai dichiarato exploit del debito bancario in Spagna, stasera su La7 alle 21,10 L’Infedele prova a scrutare il vuoto politico italiano. Che confusione: di fronte a una delegittimazione palese, i partiti che godono in Parlamento di una rappresentanza sovradimensionata cercano di correre ai ripari promettendo ai cittadini che sceglieranno col metodo democratico delle primarie i loro leader del futuro. Impazzano le candidature e le ipotesi di liste civiche varie per mascherare le difficoltà e attirare i delusi, nella speranza di contrastare la protesta vittoriosa di Beppe Grillo. Ma nel frattempo i comportamenti quotidiani non cambiano, come dimostrato dalle nomine lottizzate alle Authority senza tener conto di competenze e curriculum. Rimane aperto uno spazio democratico per la partecipazione attiva dei cittadini? O il vuoto politico sta per essere riempito da soluzioni autoritarie? Il commissariamento della Rai deciso dal governo Monti con la designazione di Anna Maria Tarantola e Luigi Gubitosi, è una liberazione o un’involuzione tecnocratica?
Stasera L’Infedele ne discute con il presidente onorario di “Libertà e Giustizia”, Gustavo Zagrebelski; il responsabile economico del Partito Democratico, Stefano Fassina; l’ex ministro Pdl Giancarlo Galan. E inoltre: Stefano Quintarelli, candidato indipendente alla presidenza dell’Autorità sulle Comunicazioni, sostenuto dal web ma bocciato dal Parlamento; il rappresentante del movimento dei Pirati tedeschi, Carlo Von Lynx; Marica Di Pierri dell’Associazione “A sud”. Nell’ultima parte della trasmissione ascolteremo una testimonianza sulla Rai del produttore televisivo Luca Josi. Direttamente dalla zone terremotate dell’Emilia ospiteremo la musica dei Modena City Ramblers.