Pessima figura del ministro del Welfare, Elsa Fornero, che dopo aver convocato d’urgenza i dirigenti dell’Inps ieri notte alle 22 emette un comunicato tortuoso e autolesionista: rimprovera l’ente previdenziale di aver diramato all’Ansa i dati sul vero numero dei potenziali lavoratori esodati, ben 390.200, senza autorizzazione e senza adeguata contestualizzazione delle cifre; ma si guarda bene, il ministro Fornero, dal negare la verità di quella cifra impressionante. Con goffa premura sia lei che i vertici Inps ribadiscono che lo stanziamento di fondi è stato predisposto per coprire il “buco” di soli 65 mila fra questi esodati. Cioè 65 mila salvaguardati. E gli altri?
L’errore fu terribile, al momento del varo della riforma delle pensioni, se si pensa che il ministro nell’acacdemia universitaria era considerato il massimo esperto della materia. Ora riesce a fare di peggio, cioè a dare l’impressione di voler nascondere la verità. Deplora chi l’ha resa pubblica, è evasivo nel resoconto di un danno da lei stessa provocato con la riforma di cui ha menato gran vanto prima di dedicarsi ai licenziamenti e all’articolo 18. Questa è una vera buccia di banana per il governo Monti.