Tsipras: Solo Syriza può salvare la Grecia e l’euro

mercoledì, 13 giugno 2012

“Syriza vuole mantenere la Grecia nell’area euro, su questo non ci devono essere dubbi”. Inizia così la lettera di Alexis Tsipras al Financial Times, che il giornale finanziario della City riprende con evidenza. Syriza potrebbe vincere le elezioni domenica prossima, visto che secondo tutti i sondaggi si gioca il primo posto, decisivo per ottenere un consistente premio di maggioranza, con i conservatori di Nuova Democrazia. Alexis Tsipras rimarca però come il suo partito sia l’unica formazione che può far ripartire la Grecia, concordando con l’Europa un nuovo “un piano nazionale per la ricostruzione e la crescita. Questo è necessario per evitare una crisi umanitaria e salvare la moneta unica”. Il leader di Syriza cita apertamente Barack Obama nell’apertura della sua lettera. “Aveva ragione il presidente Barack Obama quando venerdì scorso ha detto che bisogna fare il possibile per crescere ora”: questo si applica anche al mio paese. La necessità di concedere alla Grecia una chance per una crescita reale e un nuovo futuro è ora più accettata che mai. Syriza è oggi l’unico partito in Grecia che può offrire una stabilità economica, sociale e politica. Una stabilizzazione della Grecia nel breve termine andrà a beneficio dell’area euro, che si trova a un momento cruciale nell’evoluzione della moneta unica. Se non cambiamo la nostra strada, l’austerity minaccia di costringerci a uscire dall’euro”. Alexis Tsipras individua nella questione fiscale il problema numero uno del suo paese. “In Grecia si pagano troppe poche tasse rispetto all’Europa, e queste gravano in particolar modo su ceto medio e bassa, mentre ai grandi interessi sono stati concessi dai due partiti dell’establishment (Pasok e Nuova Democrazia, ndA) troppi favori fiscali. Attraverso il nostro piano per la ricostruzione e la crescita, seguiremo un programma di stabilizzazione fiscale pragmatico e che miri alla giustizia sociale. Questa è la sua struttura: stabilizzare la spesa pubblica al 44% circa del Pil, rimodulandola con maggior equità. Aumentare il gettito fiscale incrementando l’imposizione diretta su valori simili alla media europea in un periodo di quattro anni. Cambiare il regime fiscale individuando la ricchezza e il reddito disponibile di ogni cittadino, così da distribuire in modo equo il peso della tassazione”. Alexis Tsipras evidenzia come anche la ricapitalizzazione delle banche greche, indispensabile per stabilizzare il sistema finanziario del paese, viene condotta in questi mesi senza la necessaria trasparenza. Ecco perché solo Syriza potrebbe assicura quella svolta necessaria alla Grecia. “Arthur Miller diceva che un’era si conclude quando le illusioni si esauriscono. I partiti del vecchio sistema sono incapaci di far ritornare la Grecia alla crescita ed una piena partecipazione all’eurozona”.

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