Matrimoni e adozioni gay: ora tocca a noi

martedì, 3 luglio 2012

Dopo il governo socialista spagnolo (le cui decisioni non sono state rimesse in discussione dal popolare Rajoy) ora è la Francia socialista a introdurre il matrimonio e il diritto d’adozione per le coppie omosessuali. Un tema sul quale si è pronunciato favorevolmente anche il presidente democratico degli Usa, Barack Obama. L’Italia deve rimanere per forza fanalino di coda in materia di diritti civili? Come già sul percorso di cittadinanza e sul diritto di voto alle amministrative per i residenti stranieri, diamo per scontata la retroguardia? Qui non si chiami in causa il ruolo della Chiesa, perchè il mondo cattolico su queste materie non è certo monolitico. Basterebbe solo un po’ di coraggio in più. Dire quel che si pensa. Meglio, osare un pensiero su materie che i politici considerano scivolose, da aggirare, o peggio da aggiustare in base a convenienze tattiche. I candidati alla guida del centrosinistra (Bersani, Renzi, Vendola e chiunque altro) si pronuncino con chiarezza. E’ mai possibile che i progressisti in Italia abbiano fifa di parlare di diritti civili? Perchè la società italiana non dovrebbe essere matura per introdurre nel 2013 il matrimonio e il diritto d’adozione per i gay, così come avverrà nella vicina Francia?

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