Il Libor e le continue truffe della finanza

mercoledì, 4 luglio 2012

Non si arresta più il nuovo scandalo che sta travolgendo le banche inglesi. I vertici di Barclays, uno dei più grandi istituti finanziari britannici, si sono dimessi, mentre su richiesta delle opposizioni è partita un’inchiesta parlamentare sulla truffa sistematica realizzata sul Libor, il tasso di interesse del mercato interbancario. Per fissare il Libor l’associazione delle banche inglesi realizza un sondaggio giornaliero, ed è emerso che Barclays truccava regolarmente il tasso di interesse indicato per mentire sulla propria solidità finanziaria, e per aumentare i margini di profitto. Oltre a Barclays sono coinvolte in questo scandalo altre venti banche inglesi. Questa menzogna sistematica ha avuto ripercussioni pesantissime, perché sui tassi di riferimento Libor vengono scambiati circa 350 trilioni di dollari al giorno. Da Londra infatti passa il 20% del mercato interbancario e un terzo delle transazioni forex mondiali. Una truffa che coinvolge non solo i sofisticati prodotti finanziaria, ma anche milioni di mutui accesi dalle famiglie. Dallo scoppio della crisi finanziaria trasformatasi in recessione globale a partire dal 2008, gli scandali finanziari si sono ripetuti in serie. Dal crack di Lehman Brothers ai buchi da svariati miliardi nei conti di Société Générale, Ubs e JP Morgan creati dalle scommesse troppo rischiosi dei loro trader, fino alle indagini su Goldman Sachs e Morgan Stanley per gli inganni nei confronti dei loro investitori sui reali valori dei titoli legati ai mutui subprime, la grande finanza globale continua a mostrarsi incapace di rispettare le regole del gioco.

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