La Francia ferma la Tav Torino-Lione?

giovedì, 12 luglio 2012

Ancora una volta chi veniva accusato di essere radicale ed estremista perché poneva dei dubbi sul senso di determinate scelte pubbliche riceve ragione. La Francia, secondo Le Figaro, starebbe ripensando la realizzazione della Torino-Lione, un’opera che costa a Parigi 12 miliardi di euro. Una simile spesa viene giudicata come eccessiva e insostenibile in questo momento di ristrettezze economiche, anche alla luce dei dubbi sul reale valore del progetto. Ecco come l’agenzia AGI riporta la notizia

Tempi di crisi anche per l’Alta velocità, al punto che la Francia potrebbe abbandonare, per ragioni di budget, diversi progetti tra cui quello della Torino-Lione. A farsi i conti in tasca é stato il ministro del Bilancio Jerome Cahuzac che ha lanciato ieri l’allarme: “La Francia – ha detto alla stampa francese – ha previsto una moltitudine di progetti senza aver fatto i conti con i finanziamenti. A questo punto il governo non potrà che dover rinunciare a qualche opzione”. Secondo Le Figaro di oggi a rischio di depennamento sono 10 progetti tra cui, in prima linea la Torino-Lione, la Nizza-Marsiglia e la linea Rennes-Brest. Preda dell’euforia la Francia aveva inizialmente annunciato 14 progetti da qui al 2020 per un totale di 2000 chilometri. Una tabella di marcia ribadita fino a maggio dall’ex presidente Nicolas Sarkozy, e dal costo di 260 miliardi di euro. A essere fatte fuori sarebbero, spiega il giornale francese, le linee a questo punto più costose: l’investimento per la Torino-Lione e’ di 12 miliardi di euro. Per questo pero’, ha speigato il ministro, una commissione parlamentare verra’ istituita per classificarle in base alle priorita’ entro la fine dell’anno.

Una riflessione, quella del governo francese, simile a quella che tanti critici dell’opera – come il professor Marco Ponti – avevano portato all’attenzione dell’opinione pubblica italiana, spesso subendo accuse di estremismo o radicalismo. Ancora una volta il riformismo audace, in Italia, deve essere importato dall’estero, in questo caso dal governo socialista che appoggia il presidente Hollande. Ecco un servizio de l’Infedele, realizzato da Federica Bocellari, che inquadra la vicenda Tav.

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