Il silenzio tombale sul Fiscal Compact

giovedì, 19 luglio 2012

Oggi la Camera ha approvato il Fiscal Compact, il trattato sui bilanci europei che vincolerà il nostro paese a ridurre il debito pubblico di 45 miliardi di euro l’anno per i prossimi due decenni, una stima però che potrebbe variare a seconda di quale sarà la crescita economica. Una misura draconiana inserita nella Costituzione italiana, che ipoteca le politiche economiche dei prossimi decenni, ma che in Italia non suscita né dibattito né interesse. Mentre in Germania la Corte costituzionale si è presa due mesi di tempo per verificare la compatibilità del trattato dei bilanci europei con la Carta fondamentale, vista la molto significativa, se non totale, cessione di sovranità alla Ue, e in Francia il presidente Hollande ne ha rallentato la ratifica, in Italia il Fiscal Compact è stato ratificato come se fosse stata recepita una direttiva europea sulla caccia o sulla pesca nel nostro ordinamento. Un silenzio tombale evidenziato solo dal Manifesto di oggi, che ne parla a pagina a pagina sei in un interessante articolo di Matteo Bartocci. Come rimarca il giornalista del quotidiano comunista, il Fiscal Compact è il simbolo stesso della fallimentare austerità eurotedesca di questi ultimi mesi. Nel nuovo trattato inoltre non sono stati concessi più poteri agli organismi europei, come l’unico elettivo, il Parlamento, e neppure alla Commissione, ma è stato rafforzato il metodo intergovernativo che ha mostrato quanto siano prevalenti gli interessi nazionali rispetto a quelli comunitari. L’unica forza parlamentare che ha espresso forte disapprovazione al trattato è la Lega Nord, che promette già un referendum dall’evidente carattere di incostituzionalità. Un atteggiamento doppiamente ipocrita, come nota Bartocci, visto che quando la Lega era al governo la formazione di Maroni aveva collaborato alla redazione del Fiscal Compact. Per quanto riguarda il resto dei partiti, solo silenzio su un tema così centrale per il nostro futuro. Un’altra occasione persa della politica italiana.

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