Le Borse credono alla Bce

venerdì, 3 agosto 2012

Dopo il tonfo di ieri oggi le Borse in Europa hanno vissuto una giornata più che positiva. A Milano Piazza Affari ha chiuso con un rialzo di più di sei punti percentuali, con in forte evidenza i titoli bancari dopo le sofferenze dei giorni, e dei mesi, passati. Un dato positivo trainato dalla spinta di Wall Street, che ha accolto bene la ripresa dell’occupazione americana, cresciuta a luglio con il miglior valore da febbraio. C’è stata inoltre una forte discesa dello spread, che ora è di 467 punti base, con i titoli di stato decennali che offrono un rendimento del sei per cento. Valore sempre molto alto, come rimane preoccupante la situazione della Spagna, il cui premier Mariano Rajoy ha ammesso oggi che il governo iberico sta valutando sulla richiesta formale di assistenza al fondo Efsf. Solo così scatterà l’aiuto della Bce, anche con le misure non convenzionali come l’acquisto dei titoli di stato annunciate ieri da Mario Draghi. Il Financial Times ha rimarcato in un editoriale la coraggiosa mossa del presidente dell’istituto centrale dell’area euro. Con le decisioni di ieri la Bce ha chiarito ai mercati che l’euro non sarà abbandonato in nessun modo, ma solo la politica deciderà le modalità di questi interventi di salvataggio. Così facendo Draghi ha portato sulla sua linea anche la Bundesbank ed il governo tedesco, che rimangono fermi sulla linea del rigore. Una mossa di scacchi che oggi sembra dare gli effetti sperati, ma che certo non è ancora risolutiva. Il collasso possibile se non probabile del governo Rajoy, in piena crisi di consensi a poco più di sette mesi dalla trionfale elezione, è solo l’ultima delle nuove situazioni di crisi che attendono l’Europa.

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