Spd: I ricchi, non la Bce, devono pagare la crisi

giovedì, 16 agosto 2012

In Germania la coalizione conservatrice spara a giorni alterni contro Mario Draghi. Apparentemente, come rilanciano sia le agenzie Ansa che Agi, anche l’opposizione socialdemocratica della Spd si è unita al coro delle critiche al presidente della Banca centrale europea. Carsten Schneider, il portavoce del gruppo parlamentare della Spd in materia di politiche di bilancio, ha infatti rilasciato un’intervista durissima contro la politica europea della Merkel, accusata di mentire sulle vere cifre garantite dalla Germania verso i paesi in eurocrisi.

L’unione dei debiti esiste “già da tempo” e per la Germania la crisi dell’eurozona rischia di costare carissima, fino a mille miliardi. Lo ha affermato il parlamentare socialdemocratico Carsten Schneider attaccando la politica di salvataggio europea di Angela Merkel dalle pagine del Berliner Zeitung, a Ferragosto. “Noi non partecipiamo soltanto con i pacchetti per la Grecia e le misure di salvataggio, con oltre 310 miliardi di euro, ma con somme ancora più alte per le transazioni della Bce”, ha detto.”Finanziare il deficit degli Stati attravreso la Bce è la strada più sbagliata per la crisi dell’euro. Merkel la percorre perché così evita di dover chiedere nuovi voti in Parlamento su ulteriori misure di condivisione del debito”. Anche Schneider, come oggi alcuni falchi di Cdu e Fdp, ha criticato le regole di voto della Bce: “Nel Consiglio europeo abbiamo solo un voto come Malta”.

L’intervista di Schneider però dice cose anche più interessanti, che chiariscono i motivi della sua critica al ruolo “interventista” della Bce. Per l’esperto della Spd, appartenente tra l’altro all’ala destra del partito, la corrente Seeheimer Kreis, la Merkel vuole finanziare il deficit dei paesi in difficoltà attraverso l’istituto centrale perchè altrimenti non avrebbe mai una maggioranza al Bundestag per le sue proposte anti crisi. Secondo la Spd l’intera politica europea va ripensata. In primis, l’austerità va rimodulata, visto che con i bassi consumi del settore privato derivanti dall’alta disoccupazione i tagli della spesa pubblica aumentano solo la recessione. Per Schneider sono essenziali gli eurobond, al fine di permettere ai paesi in difficoltà di poter avere un costo del denaro sostenibile, capace di rilanciare la crescita economia. Allo stesso tempo, per l’esperto della Spd è fondamentale che anche i ricchi siano chiamati a pagare il costo della crisi. ” E’ davvero un grave scandalo sociale che le persone più ricche non abbiano finora dato il loro contributo”. Per Schneider nessuna misura è tabù, e propone soluzioni come il controllo dei capitali o nuove tasse sui grandi patrimoni.

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.