WikiLeaks: i Potenti ci rubano le informazioni

lunedì, 27 agosto 2012

“La nostra epoca? E’ un tempo pericoloso, nel quale i potenti della Terra si impegnano per nascondere i loro segreti, minando così la trasparenza necessaria al funzionamento della democrazia”. Un quadro così oscuro e minaccioso per la libertà delle persone necessita di una presa di coscienza e di una lotta serrata per il diritto di informazione. “Questa è l’essenza di Wikileaks”, così sostiene il suo portavoce, il giornalista islandese Kristinn Hrafnsson, che è stato intervistato telefonicamente dal maggior quotidiano austriaco, Krone Zeitung. Hrafnsson ha assunto la sua funzione da relativamente poco tempo, da quando il fondatore dell’organizzazione Julian Assange è stato assediato dalla giustizia, americana e svedese, a causa di due accuse molto diverse tra loro. Negli Stati Uniti Assange ed altri sei membri di Wikileaks sono indagati per spionaggio e terrorismo, un’inchiesta giudicata ridicola da Kristin Hrafnsson. “Senza trasparenza la democrazia non ha significato. Come possono prendere decisioni i cittadini se non sono informati? Per questo diritto la gente dovrebbe mobilitarsi e scendere in piazza, perché i potenti vogliono mantenere i loro segreti.” Hrafnsson vede Wikileaks come la naturale prosecuzione del suo lavoro di giornalista investigativo, svolto per molti anni in Islanda e costatogli anche il posto di lavoro. “Vista la nostra determinazione a svelare la verità, bisogna accettare che i paesi più potenti e i boss del sistema finanziario globale siano avversari di Wikileaks”. L’attività di Wikileaks però si è ormai fermata da numerosi mesi, a causa dei pasticci giudiziari che coinvolgono Julian Assange. Hrafnsson promette importanti pubblicazioni nei prossimi mesi, ma da quando la Svezia, così come gli Usa, hanno messo nel mirino il giornalista australiano, la spinta di Wikileaks si è fermata.

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